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Australia - prima parte: Melbourne e Wilsons Promontory

  • giagisamu
  • 14 gen 2022
  • Tempo di lettura: 5 min

Gennaio 2020


Il viaggio in Australia di gennaio 2020 ha rappresentato tante cose per noi: è stato il nostro viaggio di nozze (ebbene sì, dopo tanti anni da coinquilini, ci siamo sposati!), quello più lungo e più lontano e, purtroppo, anche l'ultimo che abbiamo fatto, a causa della pandemia.


Nella scelta della destinazione abbiamo cercato di coniugare vari aspetti. Innanzitutto volevamo sfruttare le 3 settimane che avevamo a disposizione per visitare un posto lontano, in cui con meno tempo sarebbe stato difficile andare. Poi non ci sarebbe dispiaciuto passare qualche giorno al mare d'inverno. Infine, cosa più importante, dovevamo scegliere un posto che volessimo veramente vedere, che, al solo pensarci ci smuovesse dentro qualcosa. Infatti, con il tempo, ci siamo resi conto che quest’ultimo aspetto conta molto per noi nella scelta di una meta: fare dei viaggi in luoghi che ti ispirano veramente. Il mondo è grande e ci sono tanti posti belli da visitare, ma in un determinato momento della vita un posto può avere il quid più di un altro... e se quel quid ti dà soddisfazione e devi seguirlo!

Insomma, avevamo deciso: saremmo andati in Australia!

Com’è nel nostro stile (potremmo chiamarlo giagiviaggi style!) non volevamo fare un tour forsennato, per vedere ad ogni costo tutti i must dell'Australia, quindi ci siamo concentrati su una zona specifica: la fascia costiera da Melbourne a Sydney, che avremmo coperto in macchina, facendo varie tappe e godendoci la costa.

Purtroppo non è andata così! La stagione degli incendi 2019/2020 è stata particolarmente intensa e distruttiva ed ha colpito anche le zone da cui saremmo dovuti passare noi, quindi abbiamo cambiato programma.


Siamo partiti il 31 dicembre da Bologna su un volo Lufthansa, con scalo a Francoforte e Shangay e da qui su un volo Qantas diretto a Melbourne. Il capodanno 2019/2020 lo abbiamo passato in volo!

Il viaggio è durato più di 22 ore, ma noi, gasati come non mai, quasi non ce ne siamo accorti ed il nostro piccolo Samuele è stato un viaggiatore splendido! E’ stato felicissimo di avere copertina, cuscino, vari pasti a bordo, videogames e film a disposizione.

Appena atterrati a Melbourne, un po’ storditi dal fuso orario e stanchi dal viaggio, abbiamo raggiunto il nostro appartamento, al 49° piano di un palazzo in centro, prenotato su Airbnb. La sistemazione era molto buona e comoda per esplorare la città. Tra le altre cose, abbiamo apprezzato molto i panorami che le finestre dell’appartamento offrivano da quell’altezza e...la piscina che era al 31° piano dello stesso palazzo (di cui Samuele si era letteralmente innamorato).

Lasciati i bagagli in casa, siamo usciti subito in esplorazione, partendo dal Queen Victoria Market e poi andando verso lo Yarra River, incontrando prima la famosa Federation Square, la Flinders Street Railway Station e St Paul’s Cathedral. Abbiamo passeggiato lungo le sponde del fiume, prendendo confidenza con questa città multietnica, piena di giovani, di persone alla mano e cordiali.

Dappertutto c’erano addobbi natalizi, ma lì era estate, faceva caldo...: non ci siamo proprio abituati!

Un’altra cosa che ci ha colpito molto era una nebbiolina che era sempre presente nell'aria e che non siamo subito riusciti ad identificare. Poi, notando anche l’odore acre che spesso si sentiva, abbiamo capito che si trattava del fumo degli incendi delle aree intorno alla città, che la avvolgeva trasportato dal vento.


Il giorno seguente, consigliati dalla nostra fedele Lonely Planet, abbiamo preso il tram n° 35 (chiamato anche “city circle”), con il quale abbiamo fatto un giro della zona ovest della città e siamo scesi nella nei Docklands, di fronte al Marvel Stadium. Da qui abbiamo passeggiato in direzione di Federation Square e da lì abbiamo raggiunto la AC/DC Lane, con i suoi coloratissimi graffiti.

Nel pomeriggio abbiamo esplorato Chinatown, Parliament House e da qui i Fitzroy Gardens, con il Cooks’ Cottage. Ormai era diventato buio ed usciti dal giardino, di nuovo in direzione dello Yarra River, siamo stati colpiti dal maestoso Melbourne Cricket Ground, completamente illuminato per una partita in corso!


Il giorno seguente abbiamo visitato il quartiere di Fitzroy, che abbiamo raggiunto passando prima dai Carlton Gardens. Fitzory ci è piaciuto molto: un quartiere alternativo, pieno di locali, cafè, negozi particolari e murales. E’ uno di quei posti che devi vivere, dove non c’è qualcosa di particolare da vedere, ma nel quale bisogna gustare l’atmosfera. Abbiamo passeggiato a caso lungo Fitzroy street, entrando ed uscendo da negozi e localini vari.

Il nostro ultimo giorno a Melbourne è stato dedicato al quartiere di St Kilda, con la sua spiaggia ed il suo Pier. Purtroppo il meteo non era dalla nostra parte: cielo nuvoloso e vento forte! Questo non ci ha permesso di apprezzare la spiaggia come avremmo voluto ed ai costumi ed i teli da mare abbiamo dovuto preferire giacche e pantaloni lunghi, ma non ci ha fermato dal gironzolare e visitare il famoso luna park, dove Samuele si è divertito un mondo!Prima di tornare a casa, abbiamo avuto la fortuna di vedere i pinguini che rientrano visto i pinguini sotto il St Kilda Pier dopo una giornata di pesca.

Come accennavamo prima, i nostri giorni a Melbourne, tra le altre cose, sono stati quelli durante i quali abbiamo preso coscienza del fenomeno incendi (in TV nn si parlava d'altro) ed alla fine abbiamo capito quanto fosse impossibile realizzare il nostro giro. Alcune delle strutture dove avevamo prenotato erano andate distrutte, quindi, abbiamo cambiato in corsa in nostri programmi. Ci siamo messi all’opera e, ipad alla mano, abbiamo disdetto le nostre prenotazioni e fatto un paio di biglietti aerei: niente più viaggio on the road verso nord, ma, dopo un paio di giorni al Wilson Promontory, saremmo ritornati a Melbourne per prendere un volo ci avrebbe portato nel Queensland, a Cairns.

Ma andiamo con ordine!

Il giorno dopo aver visitato St Kilda, abbiamo lasciato l’appartamento ed abbiamo ritirato la nostra macchina a noleggio, lasciando la città, dirigendoci verso est raggiungendo Yanakie, un paesino di campagna che sarebbe stata la nostra base per esplorare il Wilsons Promontory National Park.

Uscire dalla grande città ed immergersi nella campagna australiana ci è piaciuto molto, ma ci ha reso anche un po’ tristi, pensando al viaggio che avremmo dovuto fare, ed al quale avevamo rinunciato. Non sapevamo ancora che Cairns e le sue spiagge ci sarebbero piaciute un sacco!

Arrivati a Yanakie, abbiamo preso possesso del nostro cottage al Black Cockayoo Cottages e già ci sentivamo in un altro mondo! Il nostro cottage era immerso in un silenzio completo e dal letto, attraverso l’ampia vetrata, vedevamo direttamente la campagna circostante. I proprietari, una coppia molto gentile, ci hanno subito spiegato di fare attenzione agli animali ed agli insetti, che, se non disturbati, non ci avrebbero fatto nulla!.

Il Wilsons Promontory National Park rappresenta l’estrema punta sud dell’Australia, con ampie spiagge e lunghi sentieri immersi nel bush.



Durante il nostro soggiorno abbiamo passeggiato sulle sterminate spiagge di Whisky Bay, abbiamo visto i canguri che saltellavano ai bordi delle strade e siamo stati affiancati gli struzzi in corsa. Ah, si, certo: abbiamo anche visto innumerevoli cacche di Vombatidi (o almeno, di questo siamo convinti noi), senza riuscire a vederne nemmeno uno.

Dopo un paio di giorni al Wilsons Promontory siamo tornati a Melbourne, dove abbiamo preso un volo della compagnia JetStar verso nord, per passare una settimana a Cairns.

 
 
 

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