Corsica - Calvi
- giagisamu
- 7 lug 2021
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 22 gen 2022
Agosto 2019
Per la prima volta abbiamo deciso di fare un viaggetto estivo durante il quale avremmo potuto sia andare al mare che scoprire posti nuovi. Normalmente, infatti, passiamo qualche giorno in relax sulle spiagge del nostro Salento, per poi spostarci verso mete che sono completamente diverse.
Con questa idea in mente, abbiamo scelto la Corsica che ci ha stupito positivamente. Non che avessimo dubbi sulla bellezza dell’isola, ma, andandoci proprio nella settimana centrale di agosto, avevamo un po’ di timore sul caos che avremmo potuto trovare, visto che si tratta di un posto molto gettonato.
Invece no! In giro c’era molta gente, questo è sicuro, ma siamo ugualmente riusciti a goderci il mare e ad ammirare bellissimi posti.
Il concept di questo viaggio era: “zainone” da campeggio contenente tutto l’occorrente per le giornate in spiaggia (rigorosamente libera!), ombrellone compreso, e Tupperware per il cibo da portarci dietro per i pic nic in riva al mare.
Abbiamo studiato per bene l’isola, per capire quali fossero i posti belli, magari un po’ meno assaliti dalla calca estiva, ma anche che avessero accessi al mare comodi per il nostro ometto che, seppure ormai è un vero lupo di mare, predilige le spiagge ed i castelli che lì si possono costruire. Ci siamo orientati verso la Balagne nel nord dell’isola, scegliendo Calvi come nostra base.
Siamo partiti da Livorno, con l’auto al seguito, su un traghetto Moby la mattina dell’8 agosto 2019, e dopo qualche ora di traversata siamo arrivati a Bastia. Ci siamo goduti il viaggio sul ponte superiore, osservando il mare, le altre navi e le isole che incrociavamo.
Arrivati a Bastia, siamo sbarcati ed abbiamo preso la strada per raggiungere Calvi. Questo trasferimento in macchina ci ha permesso di avere un assaggio delle bellezza dell’isola, con le sue stradine strette e tortuose, la vegetazione rigogliosa ed i panorami mozzafiato su un mare multicolore.
Su Airbnb avevamo prenotato un bilocale, con un bel terrazzo che ci ha proprio soddisfatto. L’appartamento era pulito ed in una posizione strategica: a due passi dalla spiaggia, con il parcheggio privato ed il centro del paese che era raggiungibile con una passeggiata di 10 minuti.
Stanchi del viaggio, siamo andati subito a fare un tuffo per rilassarci. La spiaggia ci è piaciuta molto: mare pulitissimo, non troppo affollata (considerando il periodo) e con una splendida vista della cittadella sullo sfondo.

La sera abbiamo fatto una passeggiata in paese, passando prima dal porto, pieno di yacht e barche, e poi salendo fino alla Cittadella, curiosando nelle viuzze. Ci è piaciuta molto, con vari localini disseminati qua e là e senza la calca che affollava la zona del porto. Come primo giorno eravamo davvero soddisfatti.
La mattina dopo abbiamo preso la macchina e ci siamo diretti a Punta Spano, dominata dall’antica torre di avvistamento genovese. Abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio e ci siamo avventurati giú per la scogliera, dove abbiamo trovato una bella caletta tutta per noi. Il mare era cristallino, con un sacco di pesci da ammirare facendo snorkeling. Samuele si tuffava dagli scogli bassi e se ne andava in giro qua e là sbattendo le pinne.
Ritornati a Calvi, abbiamo fatto una passeggiata nella città vecchia, concedendoci un aperitivo rilassante.
Nella zona di Calvi c’é una linea ferroviaria, lo Chemin de fer de la Corse, che costeggia il mare e che puó essere molto utile per visitare varie spiagge senza prendere la macchina. Nel nostro caso, avevamo una fermata proprio sotto casa, quindi era comodissimo.
Il giorno successivo abbiamo preso il treno per andare a Ile Rousse. Samuele era gasatissimo da questa esperienza del treno che passa vicino alla spiaggia e che si prendeva in costume per andare al mare! Le carrozze non erano nuovissime, ma durante il tragitto abbiamo visto splendidi panorami e spiagge.
Ile Rousse è un bel paesino, con una spiaggia proprio vicina al centro storico, il porticciolo sulla sinistra ed il bel faro della Pietra sul promontorio. Dopo un bagno, con i pesci che ci mordicchiavano i piedi a mo’ di massaggio, un po’ di relax sotto l’ombrellone ed un pic nic in spiaggia, abbiamo fatto una passeggiata per esplorare il paese. Con l’occhio all’orologio, per non perdere il treno del rientro, abbiamo preso una birretta per ricaricarci al Cafe de Platanes in Place Pascal Paoli, una bella piazza alberata, e poi ci siamo diretti in stazione.
Per il giorno seguente ci aspettava l’escursione alla Plage de Saleccia, nella zona dell’Agriate. Questa spiaggia è “protetta” dal deserto dell’Agriate e si può raggiungere via mare, utilizzando un taxi-boat, oppure via terra in fuoristrada. Noi abbiamo scelto la prima opzione e, quindi, da Calvi ci siamo diretti a Saint-Florent, da dove saremmo partiti in gommone per la spiaggia. Strada facendo abbiamo attraversato l’interno dell’isola, con le sue stradine strette e tortuose. Samuele non le ha gradite molto, visto che è stato costretto a rimettere il latte che aveva bevuto per colazione. Strano, perché non soffre la macchina di solito. Dopo un breve pit stop, in cui, tra una coccola per tranquillizzarlo e qualche risata per tirare su il morale, siamo stati bravissimi a pulire tutto e ripartire, per non fare troppo tardi e perdere il gommone.
Arrivati al molo, siamo saliti a bordo del gommone, prenotato con Taxi Boat Saint Florant e siamo partiti per una veloce traversata che ci ha portato al paradiso della Saleccia. Essendo arrivati presto, abbiamo potuto godercela con poca gente. Il mare aveva dei colori cristallini che alternavano azzurro intenso, turchese e blu.
Una volta rientrati a Saint Florent abbiamo fatto una passeggiata in paese, molto caratteristico, ed abbiamo approfittato per comprare una maglietta nuova per Samu, in sostituzione di quella macchiata nell’imprevisto della mattinata.
Il giorno dopo abbiamo deciso di prendercela con calma e siamo stati nella spiaggia sotto casa, una soluzione “casa e putea”, come si direbbe dalle nostre parti (per gli amanti delle lingue, letteralmente sta per “casa e bottega”, espressione da usare per indicare che si fa una cosa vicino a dove si abita).
Dopo la mattinata a mollo, rientrati a casa per pranzo e “aperitivando” sul nostro bel terrazzo, abbiamo preso in mano la Lonely Planet per cercare qualcosa da fare nel pomeriggio. La scelta è caduta sul paesino di Pigna, un borgo nell’interno, non troppo distante da Calvi.
Il villaggio è molto caratteristico, con stradine in pietra, senza macchine, negozietti in cui curiosare e con alcuni punti panoramici che regalavano dei veri e propri dipinti della costa.
Siamo rimasti a zonzo per Pigna per tutto il pomeriggio e dopo ci siamo spostati nel vicino paesino di Sant’Antoninu dove ci siamo goduti un tramonto dai colori meravigliosi ed abbiamo cenato al ristorante La Voute.
Anche la mattina seguente siamo stati alla spiaggia sotto casa e poi nel pomeriggio abbiamo fatto una piccola escursione a La Ravellata, una bellissima scogliera che “abbraccia” Calvi a ovest. Inutile dire, che ne abbiamo approfittato anche per ammirare più da vicino l’omonimo faro.
La sera ci siamo coccolati con una bella cena a base di pesce al ristorante Amama, con vista sul porticciolo di Calvi.
Il giorno seguente era anche l’ultimo della nostro viaggio in Corsica, quindi abbiamo fatto i bagagli, abbiamo lasciato il nostro appartamento e ci siamo diretti a Bastia. Il nostro traghetto sarebbe partito nel pomeriggio, quindi, avendo tempo a disposizione, ne abbiamo approfittato per passeggiare in centro.
Fantasticando su un nostro ritorno in Corsica, magari a primavera, magari per esplorare l’interno, magari per esplorarla tutta…abbiamo preso il traghetto che ci ha riportato a Livorno.
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